1925-2025
Cento anni della Madonna della Divina provvidenza
Gli eventi e le date della celebrazione
Sabato 12 aprile 2025 alle ore – nel Teatro, - CONVEGNO
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- Il sabato 17 maggio ore 18 Santa messa presieduta da Mons. Alessandro Giraudo
- Un sito per rivisitare i cento anni e i suoi protagonisti, con ricordi, fotografie, testimonianze. https://100anni.parrocchiadivinaprovvidenza.it/
- i concerti:
- il 5 Aprile con Chiara Bertoglio al pianoforte
- il 31 Maggio Con il Coro Hope
- l’11 Ottobre con il Coro Cai Uget
- Con il Complesso vocale Musica Laus il..
- i pellegrinaggi:
- Al Santuario Madonna dei laghi ad Avigliana (TO)
- 24 maggio: alla Consolata a piedi
- dal 31 agosto al 5 settembre a Lourdes con i malati
- Domenica 7 settembre: gita a Brusson in Val d’Ayas, nel 60° anniversario della Madonna sul Polluce
- 19-21 settembre: a Roma con ODP
Santa Messa
presieduta da Mons. Alessandro Giraudo
In occasione del centenario della parrocchia
Sabato 17 maggio 2025 ore 18
Saluto all’inizio della santa Messa presieduta da Mons. Alessandro Giraudo,
Vescovo ausiliare e Vicario generale.
Anche a nome di don Samuele, don Lucio e del Vescovo Giuseppe, del diacono Daniel, il nostro piccolo presbiterio, dò il cordiale benvenuto a questa celebrazione.
Desidero precisare, a scanso di equivoci, che non vogliamo una celebrazione autoreferenziale. Non siamo noi in evidenza! Nemmeno i tanti che ci hanno preceduto e che hanno lasciato un bel ricordo.
Noi vogliamo ringraziare e benedire il Signore che ha ascoltato l’intervento di sua Madre a nostro beneficio, e ci ha guidati nei cento anni che abbiamo alle spalle.
Siamo consapevoli dei nostri limiti, delle resistenze alla sua guida, delle omissioni anche gravi, dell’indifferenza al suo Amore. Ma siamo qui a testimoniare che l’abbiamo sempre sentito vicino e perseverante nel suo proposito.
Vogliamo altresì supplicare che continui a volerci bene, perché possiamo posizionarci nel quartiere secondo lo stile evangelico e missionario. Non antagonisti, non separati, non egemoni ma discepoli missionari che contano con fiducia sull’intercessione della Madonna della Divina Provvidenza.
Omelia di mons. Alessandro Giraudo,
vescovo ausiliare e vicario generale di Torino, alla S. Messa per i 100 anni di fondazione della parrocchia Madonna della Divina Provvidenza
Torino 17 maggio 2025
. RIFERIMENTI BIBLICI:
. Prima Lettura: At 14,21b-27
. Salmo responsoriale: Sal 144 (145)
. Seconda Lettura: Ap 21,1-5a
. Vangelo: Gv 13,31-33a.34-35
[Testo trascritto dalla registrazione audio]
Ho chiesto il permesso di poter predicare da qui, perché così vi vedo quasi tutti. Perché fare festa per 100 anni della vita di una parrocchia significa fare festa per voi, per i vostri volti, per le vite che in questi 100 anni si sono intrecciati con la storia di questi mattoni. Ma senza voi questi mattoni sarebbero inutili!
Lo abbiamo riascoltato in questa Parola: c'è una promessa grande che Dio ci ha fatto, che si compirà pienamente - lo abbiamo ascoltato nel libro dell'Apocalisse - quando saremo introdotti in quella bellissima città, la «sposa adorna» di una bellezza infinita, quando saranno asciugate tutte le lacrime, quando avremo attraversato quel mistero così oscuro che è il mistero della morte.
Ma quella promessa non è soltanto di qualcosa che accadrà, perché quella promessa di una «tenda», di un'abitazione di Dio tra noi, è già vera: Dio abita qui in mezzo a noi, Dio abita le nostre vite, Dio abita le nostre relazioni, Dio abita questa comunità, Dio continuerà ad abitare questi luoghi e le nostre vite. E per questo potremo essere introdotti in quella luce meravigliosa che è la vita eterna, proprio come in quell'ultima sera.
Le parole di Gesù che abbiamo ascoltato sono state introdotte da quella piccola notazione: «Quando Giuda fu uscito dal Cenacolo», da quel luogo, da quella stanza. Ma, indicando quell'uscita, l'evangelista Giovanni aggiunge un piccolo particolare: che fuori era buio. Quando ci allontaniamo da Dio, siamo immersi in quel buio. Quando ci lasciamo incontrare da Lui, siamo nella luce di quella presenza, di quella stanza, dove quel comandamento dell'amore muoveva i primi passi, e muoveva i primi passi proprio da quei piedi lavati da Gesù ai suoi discepoli. Quella è la misura dell'amore! Quella resta la misura del dono della nostra vita. Quella e questa è la misura dell'amore che ci rende la comunità cristiana, la comunità dei credenti: quando abbiamo il coraggio di amarci così, come Lui ci ha amati, con quella capacità e quello sguardo che continua a meravigliarsi del dono che siamo gli uni per gli altri.
È ciò che Paolo e Barnaba riportano a casa, dopo aver percorso quel primo viaggio; portano con sé quella meraviglia: Dio aveva allargato l’orizzonte della Chiesa, aveva chiamato altri popoli a credere. E allora che questa comunità, che ciascuno di noi possa sentirsi coinvolto in questo cammino, possa custodire la memoria di questi 100 anni, ma soprattutto possa, con fiducia, con speranza, guardare al cammino che si apre davanti a noi; guardare a questo orizzonte che ci invita ad uscire, ad allargare la vita e il cuore, a custodire con noi questo dono che siamo, quando Lui, il Signore, resta al centro della nostra vita.
E se anche sperimenteremo dei momenti di oscurità, di fatica, di buio, possiamo essere certi: c 'è una luce nuova, c'è la luce della vita, c'è la luce del Signore risorto che non ci abbandona mai!
[trascrizione a cura di LR.
Cronaca a cura di Giuseppe Gandolfo
“Fare festa per cento anni di vita di una parrocchia significa fare festa con le voci, con i volti, con quelle vite che in questi cento anni si sono intrecciati con la storia di questi mattoni. Ma senza di voi questi mattoni sarebbero vuoti”.
Le parole di mons. Alessandro Giraudo hanno immediatamente toccato il cuore dei fedeli che, sabato pomeriggio, gremivano all’inverosimile le navate per la Santa Messa di anniversario della costruzione della chiesa della Madonna della Divina Provvidenza, in borgata Parella, a Torino. In un attimo, nel cuore di ognuno dei fedeli, sono ricomparse alcune di quelle voci, di quei volti, di quelle vite, che in 100 anni hanno segnato la storia, non solo di una parrocchia, ma di un pezzo di Torino, nella sua periferia ovest. Già, perché la Divina (come tutti chiamano la chiesa di via Asinari di Bernezzo) non è solo un edificio imponente: è una comunità, è un pezzo importante della vita di quella Borgata racchiusa fra il nobile giardino della Tesoriera e il più popolare Parco della Pellerina.
Era il Primo Maggio del 1925 quando don Michele Plassa, un prete nato nel 1880 a Piobesi, dava il via all’attività pastorale in una chiesetta provvisoria, in mezzo ai campi e alle cascine. Perché, in quell’epoca, Borgata Parella (un territorio che si estendeva dall’attuale corso Lecce ai confini con Collegno e dal fiume Dora a corso Francia) era ancora campagna, e le circa mille persone che vi abitavano, facevano i contadini. Anni di povertà, miseria. Ma anche di tanta fede nella Provvidenza: per diversi anni, ogni giorno, in parrocchia, si offriva un pasto caldo ai poveri, tant’è che don Plassa fu soprannominato “il prete delle minestre”. Poi la costruzione della chiesa grande, la guerra e i bombardamenti del 1942, con la distruzione quasi totale dell’edificio religioso. Ma don Plassa non si dette per vinto, e nel giro di pochi anni, con l’aiuto di un giovane viceparroco che arrivava da Villastellone, don Michele Enriore, la Divina fu ricostruita completamente, con annessa sacrestia, casa parrocchiale, palestra, cappella invernale, asilo, scuole, cinema-teatro.
Intanto Borgata Parella esplodeva. Da mille, si passava ai quasi centomila residenti. E dalla Divina si staccavano, come costole, le parrocchie di Santa Maria Goretti (1956), Santa Giovanna d’ Arco (1966), Sant’ Ermenegildo (1979), La Visitazione (1971) per diventare parrocchie autonome.
E quelle comunità erano tutte presenti (fedeli, giovani e con capelli grigi, sacerdoti, diaconi, animatori e catechiste) sabato 17 maggio per festeggiare il compleanno della “mamma”, della Madonna della Divina Provvidenza. “Una sera speciale per noi – ha detto don Sergio Baravalle, da 18 anni alla guida della Divina – perché ricordiamo l’anniversario dell’inizio della storia di questa parrocchia, 1925-2025. Non è una celebrazione autoreferenziale, non siamo noi in evidenza e nemmeno i tanti che ci hanno preceduto. Vogliamo ringraziare e benedire il Signore, che ci ha guidati nei cento anni che abbiamo alle spalle. Siamo qui per supplicare il Signore che continui a volerci bene, perché possiamo posizionarci nel nostro quartiere secondo lo stile evangelico e missionario: non antagonisti, non separati, non egemoni, ma discepoli missionari, che contano con tanta fiducia nell’ intercessione della Madonna della Divina Provvidenza”.
Ed è proprio di fronte alla statua della Madonna della Divina Provvidenza (in legno cirmolo, realizzata da scultori altoatesini) che una decina fra sacerdoti e diaconi e centinaia di fedeli, hanno accolto la benedizione solenne del vescovo ausiliario mons. Giraudo (il cardinale Roberto Repole, vescovo di Torino, era a Roma per la cerimonia di insediamento di Papa Leone X): “Illuminati dalla luce dei ricordi e di tutti i giorni che hanno composto questi cento anni – ha detto ancora mons. Giraudo - e con l’augurio di costruirne ancora infiniti altri”.
Poi, il classico brindisi in oratorio con la torta di compleanno per annunciare che i festeggiamenti non finiscono. (tutto il programma degli eventi del Centenario è consultabile sul sito https://100anni.parrocchiadivinaprovvidenza.it/)
Nei prossimi mesi in parrocchia ci saranno concerti e si andrà in pellegrinaggio al Santuario della Consolata di Torino, a Roma, ad Avigliana e a Lourdes. Fra agosto e settembre si tornerà, a 60 anni di distanza, in cima al Polluce (4mila metri nel massiccio del Monte Rosa) dove, nel 1965, i giovani della Divina portarono e collocarono una statua della Madonna, in bronzo. Perchè da lassù la Madonna protegga la Divina e quella fetta di Torino che è Borgata Parella.
BEPPE GANDOLFO
Sessant’anni della Madonna della Divina Provvidenza
al Polluce (val d’Ayas)
Sessant’anni sono passati da quel 21 agosto del 1965 quando i giovani della Parrocchia Divina Provvidenza di Borgata Parella, con l’allora parroco don Michele Enriore, portarono e collocarono una Statua della Madonna in bronzo sulla cima del Polluce (mt. 4091), cima del gruppo del Monte Rosa in val d’Ayas (AO).
Come è ormai tradizione e per manutenzione della posa, un gruppo di quindici alpinisti, eredi di quegli intrepidi, si materializza con zaini, corde, piccozze, caschi e scarponi la mattina di venerdì 5 settembre a St. Jacques, ultimo paese alla testata della val d’Ayas.
Con due jeep del servizio Taxi ci si porta al Pian di Verra Superiore (mt.2.382) da cui inizia la camminata di avvicinamento ai rifugi ai piedi del ghiacciaio di Verra.
Poco dopo mezzogiorno si raggiunge il Rifugio Mezzalama (mt. 3.036), dove si consumano le provviste per pranzo e si provvede ad un veloce cambio delle magliette sudate. Questo rifugio è stata la base delle varie ascensioni commemorative al Polluce, compresa la Posa della Madonna, fino alla costruzione del più alto Rifugio delle Guide d’Ayas al Lambronecca (mt. 3.420) nel 1991.
La serata al rifugio Lambronecca trascorre in allegria con la cena, la firma del nuovo libro di vetta, canti di montagna accompagnati dall’ottimo genepy del gestore, prima di salutarsi per un buon sonno ristoratore.
La sveglia di sabato 6 settembre è fissata alle 4.30, il cielo è sereno. Dopo la colazione e i preparativi per formare le cordate da due o da tre componenti, le prime luci dell’alba accompagnano il gruppo sui pendii nevosi del ghiacciaio, mentre lo spettacolo delle cime che si illuminano e si stagliano nel cielo terso riempie gli occhi ed il cuore di felicità. Il freddo è particolarmente pungente, ma il vento assente, permettendo di procedere in fila indiana sul tracciato evidente dei giorni precedenti, fino al colle ed alla base delle roccette, dove deviando sulla sinistra si prosegue verso la punta del Polluce, lasciando ad un’altra avventura il “gemello” Castore (mt. 4.228).
A differenza delle scorse salite, si affronta il canalino nevoso di 45° che risale fino al basamento roccioso su cui è posta la Madonnina; i primi raggi di sole dell’aurora ci riscaldano anche il viso e le varie cordate raggiungono, con i ramponi ai piedi, ilpassaggio chiave del diedro alpinistico attrezzato con le catene fisse.
Sono da poco passate le 8:00 quando in tredici si raggiunge finalmente la cima dove Josè Arata si occupa di fissare con il filo di ferro, a nome di tutta la comunità ai piedi della Madonna, la targa con la scritta “Madonna Divina Provvidenza - 100 anni di Parrocchia - 60 anni di posa – 1965 – 2025”.
Mentre ci si occupa della manutenzione della statua, riverniciandone il basamento, e di sostituire il libro di vetta, i più giovani del gruppo, mai saliti in precedenza, colgono l’occasione per percorrere la cresta nevosa che porta alla vera vetta del Polluce (mt. 4.091).
Ci si raccoglie infine in preghiera presentando a Maria il pensiero di tutta la comunità ed il ricordo di chi ci ha preceduto ed ha contribuito a portare così in alto la statua della Madonna.
Ma quest’anno ricorrono anche i 100 anni della Parrocchia!
Il giorno successivo, domenica 7 settembre, il ritrovo per festeggiare è a Brusson, presso la Ciamusira, dove una quarantina di parrocchiani guidati da don Sergio Baravalle si riuniscono agli alpinisti ridiscesi dal Polluce per celebrare l’Eucarestia di ringraziamento e condividere il pranzo comunitario.
Nella Messa don Sergio ci ricorda che non si tratta di una celebrazione autoreferenziale, non siamo noi in evidenza e nemmeno i tanti che ci hanno preceduto, ma vogliamo ringraziare e benedire il Signore, che ci ha guidati nei cento anni che abbiamo alle spalle. Siamo qui a supplicare, come dice il Salmo, il Signore: Tu sei stato per noi un rifugio, di generazione in generazione.
In un partecipato momento di preghiera si è ricordato chi ci ha preceduto e pregato per la pace nel mondo.
Al termine della Messa, tutta la quarantina di persone presenti hanno potuto firmare il libro d’oro, che ricorda le varie commemorazioni e nella prima pagina (1965) è stato vergato dall’allora Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, in villeggiatura ad Antagnod.
Dopo il pranzo condiviso fra tutti, abbiamo ripercorso con i filmati d’epoca recuperati da Marco Meschini, la storia della Posa, i successivi anniversari e salite, fino alle “fresche” fotografie del giorno precedente.
Un saluto speciale, al termine della giornata, è andato a don Sergio che ha guidato la Parrocchia per questi ultimi 18 anni.
Marco Cossa
Coro Cai Uget in concerto
Per non sovrapporsi, il Coro CAI UGET in concerto è stato spostato in data da destinarsi per dare spazio alla festa Patronale della Parocchia S. Maria Goretti Sabato 11 ottobre 2025 alle ore 21
Capitolo eventi
Parrocchi Divina Provvidenza
- Programma
- Concerto per pianforte di Chiara Bertoglio – Gallery
- Pellegrinaggio a Avigliana – Gallery
- Celebrazione eucaristica.del 17.05.2025
- Pellegrinaggio alla Consolata – Gallery
- Concerto del Coro Hope del 31.05.2025 – Gallery
- Domenica 7 Settembre: Gita a Brusson nel 60° anniversario della Madonna del Polluce (val d’Ayas)
- dal 19 al 21.09 a Roma con ODP – (Giubileo 2025)
- Coro Cai Uget in concerto. Teatro Divina Provvidenza
- Con il Complesso vocale Musica Laus
